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Nuovo intervento in borgo ca' de cavedoni

nuovo intervento in borgo cà de cavedoni

Massima efficienza ed innovazione tecnologica a portata di mano per garantire il massimo comfort abitativo.

In questo capitolato figurativo Immobiliare Michelangelo presenta ed illustra l’intervento di restauro e valorizzazione del complesso denominato Borgo Cà de Cavedoni, che sorgerà nella spettacolare cornice florofaunistica collinare di Castelvetro, nella provincia di Modena.

Un intervento che fonde insieme le migliori e più efficienti tecnologie impiantistiche, con le più innovative tecniche architettonica di restauro, conservazione e valorizzazione.

Verranno presentate in maniera semplice e diretta le ragioni che permettono a complessi come questo di unire l’alta efficienza energetica alla potenza delle fonti rinnovabili.

Dalle caratteristiche tecniche ed edilizie  degli impianti installati, alle performance termiche ed acustiche, sino all’avanguardia tecnologica di ultima generazione.

L’intervento prevede il recupero del complesso con la realizzazione di 4 unità abitative totali di cui:

  • 1 abitazione nel corpo di fabbrica con
    mappale 125 (Unità 125);
  • 2 abitazioni nel corpo di fabbrica con
    mappale 126 (Unità 125 (A) e Unità 126 (B));
  • 1 abitazione nel corpo di fabbrica con
    mappale 128 (Unità 128).
Diagramma funzionale di progretto

Tutte le unità abitative sono pensate per essere autonome grazie ad un accesso privato e in grado di accogliere un posto auto coperto (garage) realizzato all’interno dei rispettivi volumi esistenti e, come previsto dalle N.T.A da due posti auto scoperti ubicati in prossimità degli accessi alle aree di pertinenza.

Inoltre ad ogni unità abitativa è riservato un giardino privato di medie/grandi dimensioni, disegnato per esaltare la qualità dell’abitato oltre che le bellezze e le vedute paesaggistiche dell’intorno.

Unità 125
Unità 128

Situato in una vallata, a pochi chilometri a sud dell’abitato di Levizzano Rangone, il contesto appare ricchissimo di flora e fauna e più precisamente di vigneti e coltivazioni a foraggio per l’alimentazione bovina.

Il terreno ospita i ruderi di quattro antichi edifici rurali disposti a corte aperta di cui due a destinazione abitativa e due a destinazione di servizio.

 

Il borgo, la cui prima edificazione risale agli inizi del XVII secolo, si colloca su di un rilievo sopraelevato rispetto al piano stradale ed in direzione sud-est con un’esposizione solare ottimale. Tali costruzioni potrebbero appartenere ad epoche diverse essendo per definizione l’espressione di un’esigenza del costruire tipica rurale.

La bellezza del luogo è esaltata dalla presenza di querce secolari disposte prevalentemente sul lato Nord dell’area di progetto. Occupato in epoca recente da famiglie di contadini, il luogo è rimasto disabitato per molto tempo e ad oggi gli edifici versano in uno stato di abbandono.

In alcune zone le pietre di rivestimento degli edifici si reggono soltanto per forza di gravità.

L’idea, come previsto anche dagli strumenti normativi, è quella di realizzare un progetto ambizioso trasformando gli edifici a destinazione di servizio in edifici ad uso abitativo, e consolidando le rovine di quelli a destinazione abitativa oltre che esaltare il
territorio creando terrazzamenti con giardini di diverso tipo a servizio della comunità.

Questo progetto non si pone solo l’obiettivo di recuperare degli edifici esistenti ma di generare un microcosmo denso di relazioni spaziali, emozionali e culturali.

Vista tridimensionale dell’edificio - Unità 125
Vista tridimensionale dell’edificio - Unità 128

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